A Remembrance Of Sounds Past “Il Concerto Audio di Sakuma a Milano” anno 1996

A Remembrance Of Sounds Past “Il Concerto Audio di Sakuma a Milano” anno 1996

Il nostro aereoplano discende attraverso la nebbia notturna.
Nebbia scura, e all’improvviso appaiono le molte luci di Milano. L’illuminazione è resa più soffice e gentile dalla foschia.
Come pure gentili sono gli amici italiani che troviamo all’ aereoporto.

Installiamo i nostri amplifieri, gli altoparlanti e il registratore DAT nella sala d’ascolto di “Hi-Fi Clinic Donzelli”.
All’inizio pensiamo che la stanza è troppo piccola per un bel suono, ma presto ci rendiamo conto che dobbiamo limitare le negative riflessioni spurie . Apriamo allora il lucernaio sul soffitto.
Ci sono stati circa 300 audiophiles a presenziare ai nostri concerti audio nei due giorni. Arrivavano da Milano, Palma, Soncino, Bologna e Roma.
Due anni prima avevamo solamente una cinquantina di audiofili nel precedente concerto audio. Mi chiedo se il suono del Sig. Sakuma (ed il suo nome) non sono diventati ben conosciuti dalla nostra ultima visita.
Naturalmente, gli audiofili italiani non sono interessati solo al Sig. Sakuma, ma anche al mondo amatoriale della autocostruzione audio giapponese. Molti audiofili desiderano abbonarsi a “MJ Musen to Jikken”.

Ai concerti audio in Giappone, gli ascoltatori stanno seduti sulle sedie in silenzio, come in un concerto dal vivo. In Italia, i visitatori ascoltano la musica stando in piedi e camminando per vedere il sistema di Sakuma oppure facendo domande a Sakuma riguardanti il suo amplificatore. Quando Sakuma riceve domande risponde facendo ascoltare musica attraverso i suoi amplificatori.
“Questo suono è caratteristico di questo amplificatore. Per ottenere questo suono ho impiegato idee uniche. Prego, esamina questo schema”. Con questa spiegazione, sostituisce il suo povero italiano con la padronanza del suono.
Alcune persone hanno portato alcuni CD personali per provarli sul sistema di Sakuma. Anche se Sakuma non ha mai ascoltato i loro CD, sceglie la migliore combinazione dei suoi amplificatori.
Quando un audiofilo italiano esclama “Siete grande!” in risposta alle performance di Sakuma, abbiamo aquisito un nuovo buon amico in Italia.
Abbiamo portato con noi il pre fono push-pull “801A driver / 845 push-pull” ed il finale “845 driver / 845 push-pull”. Ed ancora, un nuovo amplificatore, che consiste di tre three unità: un “VV30B driver / VV52B SE”; una unità singolo tubo “VV30B” ed una unità singolo tubo “WE350B”. Cambiando la combinazione di queste unità singole, possiamo in modo semplice ottenere il miglior suono da ogni CD.

Molti visitatori erano ingegneri professionisti. Naturalmente, volevano capire bene questi amplificatori complessi. Dopo molte domande uno di questi è divenuto così familiare con questi schemi che all’aarivo di un nuovo visitatore ha detto “Grazie per essere venuto, signore”. E domandava: “Avete qualceh domanda a riguardo di questi amplificatori ?” (sembrava fosse divenuto uno dei membri del nostro team “Direct Heating”), e continuava con ” Avete bisogno di speigazioni tecniche ?” Quindi questo ingegnere dava delle spiegazioni perfette, e noi soprimmo di avere un nuvo membro italiano al nostro tavolo per cena.
Alcuni gruppi discutevano sui sistemi di SAkuma in questo modo: “I sistemi mono sono il meglio per una riproduzione realistica della musica” “No, dobbiamo andare avanti con i sistemi stereofonici” “Perchè? Pensi che il suono di Sakuma non sia valido?” “E’ perchè non possiamo realizzare il suono di Sakuma, quindi scegliamo un normale sistema stereo, che invece possiamo completare”.
Difattindeed, in Italia è abbastanza difficile reperire componenti audio di qualità. E’ anche difficile reperire buone valvole. Persino valvole europee come la PX4, che sono molto ben conosciute ai giapponesi, non sono disponibili. Trasformatori di qualità eccellente sono molto costosi. Così, per gli audiofili italiani, non è facile costruire gli amplificatori normalmente descritti in “MJ

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Ecco un un giovane che desidera alcuni consigli dal sig. Sakuma; ha imparato il metodo di Sakuma leggendo “Remembrance of Sound Past”.
Ha scoperto che non può comprare molte delle parti usate da Sakuma, ed ha bisigno di sostituitre tali parti.
“Posso sostituire un trasformatore Tamura con uno di fabbricazione Europea? Posso cambiare questo triodo con un altro ?” chiedeva. Questo giovane di 23 anni ha usato il suo sistema mono da un paio di anni. Naturalmente, Sakuma sa che queste sostituzioni cambieranno il suono dell’amplificatore, ma scelse di replicare, con tono gentile: “Non c’è problema”.
Egli no richiede che il giovane costruisca una esatta replica del suo amplificatore, ma desidera che trovi il suo prorpio suono seguendo il “metodo Sakuma”.

Gli audiofili italiani hanno esperienze d’ascolto derivanti dall’aver partecipato a concerti dal vivo, hanno conoscenze di elettronica e hanno le capacità tecniche per costruire amplificatori.
Ho visto tali abilità e conoscenze eccellenti al apri dei giapponesi. La loro sensibilità artistica e la completezza delle conoscenze si combineranno per costruire nuovi, buoni sistemi audio. E’ quindi con ancor maggiore dispiacere che vediamo la loro difficoltà nel reperire buoni componenti.

Gli audiofili italiani hanno esperienze d’ascolto derivanti dall’aver partecipato a concerti dal vivo, hanno conoscenze di elettronica e hanno le capacità tecniche per costruire amplificatori.
Ho visto tali abilità e conoscenze eccellenti al apri dei giapponesi. La loro sensibilità artistica e la completezza delle conoscenze si combineranno per costruire nuovi, buoni sistemi audio. E’ quindi con ancor maggiore dispiacere che vediamo la loro difficoltà nel reperire buoni componenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il suono dei sistemi di Sakuma eccita alcune persone. Per far tacere i visitatori al concerto audio, Sakuma tira fuori il sistema con la “tuba” . Questo diffusore unico comprende un piccolo driver a compressione e lo strumento musicale, la tuba. Questa “tuba”, ed un amplificatore da pochi watt, crea un suono nostalgico e romantico Così gli ascoltatori smisero di muoversi. Erano trapassati da quel suono, e noi potevamo vedere le loro intime emozioni.

Il magico suono della tuba è il messaggio di Sakuma.
Giapponesi ed italiani mantengono l’amore per la natura come era in origine nella loro immaginazione.

La nostra natura giapponese è piena di colori, ma il nostro spirito è mono-tono; come l’arte Kanji e la ristretta gamma di note della tuba.

Noi condensiamo la natura multicolore in una semplice e monotonica arte. Dal mio punto di vista, gli iatliani che vivono in questa nebbiosa città monocolore percepiscono molti messaggi partendo da un suono così semplice. Per impressionare l’anima o per avere impressi dei ricordi, la via migliore spesso non è parlare ad alta voce ed autoritativamente. Molto meglio è un sussurro, come una fa una madre, in modo gentile, con il suo bambino.

IL suono della tuba è il sussurro di Sakuma.

In piena notte camminammo per le vie di Milano. I palazzi e le strade sono fatte di pietra, così i nostri passi e le nostre voci venivano riflesse acusticamente dalle pareti.
Improvvisamente ho ascoltato un suono che avevo già ascoltato altrove, nel vecchio tempio giapponese “Chuguji”.
Il percorso per Chuguji è coperto da molti piccoli ciottoli bianchi. Quando cammino su quel vialetto sento un suono mistico. Il suo tono viene assorbito dai bianchi ciottoli senza riflessioni.
Il suono dell’Italia viaggia apertamente per gli spazi. Il suono del Giappone permane nel sottoterra.La memoria degli amplificatori giapponesi permane nei cuori italiani. La memoria dell’arte italiana, della musica italiana e dei nostri amici italiani si riflette nei nostri cuori.
Ascoltando questi suoni, diciamo ai nostri amici:

“Mille grazie. Torneremo presto”.

Molte grazie a:
Akai, Sun Audio, Tamura, e Mark per audio Japan.
In Milano i nostri ringraziamenti a: “Hi-Fi Clinic Donzelli”

Report di Takuji Yamamoto

http://www10.big.or.jp/~dh/concert/donselli/index_i.html

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